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passava carica di buste e si era accorta di lui.
Alfio la guardò.
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F REEDOM!
No, grazie, sto bene.
Meh, vai a casa, che mamma ti aspetta!
Mamma Anna, tanto affettuosa, se solo sapesse se fosse stata realmente sua
madre. Se solo avesse saputo quale destino aveva colpito la sua famiglia, la Goa.
La domenica, in ogni caso, Alfio andava con gli amici al mare. Una cinquantina di
chilometri a sud di Bari, verso Torre Canne. Passeggiava insieme con Paolo sul
bagnasciuga, occhiali da sole sul naso, lasciando Andrea e Gianni con i loro impegni
di coppia.
Certo che la materia prima non manca& Fece Paolo.
Già. Rispose Alfio distrattamente.
Dai, devi sbloccarti un po . Sei cambiato, è innegabile, e magari hai capito
finalmente che Francesca non era il tuo tipo.
Può darsi.
E poi non ti preoccupare per lei, l ho già vista con il suo nuovo gancio. Non resta
mica con le mani in mano lei.
Va bene, buon per lei, adesso non parlarmi più di Francesca, per favore&
Guarda un po quella moretta&
Sì, raffinata. Costume bianco& Adesso ti piacciono così?
Chissà, vediamo cosa offre il mercato& Rispose, enunciando una frase
tipicamente manageriale. Paolo non ci fece caso.
Ma tu non ti sei rotto di queste spiagge? Tanto più o meno la gente è la stessa e
ormai si cucca poco. A me piacerebbe andare da qualche altra parte. Osservò Paolo.
Ah, vorresti fare un indagine su vasta scala... Gli rispose Alfio.
Adesso già lo dico io. Ribatté Paolo.
No, io invece mi sono un po stancato del mare. Sì, ci sono le donne, ma alla
lunga è una noia.
E che vorresti fare? Andare a campeggiare nei boschi non è che sia poi tutto
questo diversivo.
No, ci vorrebbe una bella sgroppata, non so, esplorare una montagna poco
frequentata.
Quindi escludiamo l Everest e il Monte Bianco&
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A L EXANDER S VOBODA
Direi proprio. Si potrebbe cominciare da qualcosa più alla nostra portata.
Non saprei, l Abruzzo è bello ma sputtanato dai romani. Hai delle idee?
Forse sì. Sai, con il tempo libero che ho mi metto a studiare le cartine, e secondo
me l Italia è piena di posti non del tutto assediati dai turisti o dagli abusivi. E penso
che non ci sarebbe da fare nemmeno tanti chilometri.
Allora ci organizziamo per Agosto.
Perché no? Se ci mettiamo lo facciamo un bel gruppo escursionistico.
Beh, se tu organizzi l itinerario&
& Voi organizzate il gruppo, incluse le ragazze, visto che ultimamente rischio di
far danni.
Già. Paolo concluse sorridendo seguito da Alfio.
Quei suoi amici, quelli di Alberto che adesso erano i suoi, erano un buona terapia
se non per risolvere i problemi, almeno per affrontarli con lo spirito giusto. Se lui non
era Alberto, c erano indubbiamente aspetti della sua vita che Alfio apprezzava, anche
se ancora non si ricordava di aver vissuto un adolescenza prevalentemente solitaria,
con genitori spesso assenti, presi da impegni mondani o manageriali. Gli amici che
aveva avuto, rampolli anche loro della buona borghesia parmigiana, non avevano
offerto quel grado di sincerità, di immediatezza e di intimità. Infatti Alfio negli ultimi
tempi aveva frequentato il gruppo del trekking di Bologna: ragazzi benestanti, perlopiù
studenti e lavoratori fuorisede, che sicuramente offrivano rapporti di amicizia più
sinceri. E Giuliana era stato il giusto coronamento amoroso di un periodo felice,
purtroppo spezzato come un debole ramo; anche per quello Alfio non poteva
dimenticarla.
Comunque, io quella moretta la inviterei.
E allora che aspetti? Vai a chiederglielo no?
Alfio caricò tutto il suo antico carattere e partì all attacco. Fu impeccabile e
gentile. Purtroppo la moretta si negò, bisogna dire con molta cortesia&
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F REEDOM!
Cap. 5
Quell estate Giuliana riprese alla fine a frequentare altre persone. Fu sua cugina
ad invitarla con i suoi amici, un gruppetto di ragazze e ragazzi tra cui il suo
fidanzatino.
Discoteche e pizzerie. Sì, per lei quello poteva essere un modo per tornare alla
normalità. La sua bellezza, la sua eleganza, ma anche quel velo di malinconia nel suo
sguardo incutevano rispetto, anche perché probabilmente sua cugina aveva raccontato
qualcosa ai suoi amici. Questo le diede un po fastidio, ma non era poi il caso di dargli
tanta importanza.
Sai Alfio, A volte mi sembra di essere una statuetta di cristallo in una teca.
Scriveva sul computer. Forse sono io che ho voluto finire così per non voler
intaccare ciò che provo per te. Vorrei reagire, o forse no. Dovrei comunque farlo, e
cercare nello stesso tempo di non tradire questo sentimento.
Sai, sembra stupido e ripetitivo, magari banale. Ma a volte mi chiedo se tutto
fosse stato così se avessimo fatto l amore almeno una volta...
Il sentiero saliva costante, reso un po impegnativo per la presenza di massi più o
meno grandi e instabili. I millecinquecento metri erano già passati ormai. Alfio
guidava la carovana, c erano i soliti: Paolo, Gianni, Andrea e Luigi. Le ragazze di
Gianni e Andrea: Stella e Teresa, quest ultima si rivelava particolarmente simpatica e
spiritosa, quando non troppo presa dalle effusioni di Andrea. C erano poi altre tre
amiche nuove, Maria, Clara e Angela, segno che l idea di Alfio di partire per una
spedizione sul Monte Pollino aveva riscosso un certo consenso anche nel gentil sesso.
Era una bella spedizione e Alfio non nascondeva la sua soddisfazione.
Si fermarono in una radura piana, con spazio sufficiente per organizzare il
pranzetto. Poggiarono i voluminosi zaini, con evidenti manifestazioni di rilassamento.
Ma perché non darsi al ping pong... Fece Gianni.
E va be , ci vuole un po di avventura masochista nella vita. Gli rispose Teresa.
Coraggio, un altra oretta di cammino dopo pranzo e arriviamo al rifugio. Disse
Alfio che faceva ormai da capo spedizione.
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A L EXANDER S VOBODA
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